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Per Aspera Ad Veritatem n.4
Spagna - L'Organizzazione Centrale dell'Intelligence




L'apparato di intelligence in Spagna si fonda principalmente su due servizi d'informazione: il Centro Superior de Información de la Defensa (Centro Superiore di Informazione della Difesa) e la Comisaria General de Información - Servicio Información Exterior - (Commissariato Generale per le Informazioni - Servizio per le Informazioni Esterne), i quali rispondono del loro operato al Capo del Governo.
Nelle brevi note che seguono, saranno evidenziate una serie di tematiche di particolare interesse per meglio individuare le caratteristiche precipue dell'attività di intelligence ed i problemi emergenti.
Quanto al tema dei controlli, nell'ordinamento spagnolo non è attualmente prevista una Commissione con lo specifico incarico di controllare l'attività degli Organismi informativi.
Pertanto, il controllo parlamentare avviene attraverso i tradizionali strumenti del sindacato ispettivo e nell'ambito della Commissione Permanente di Difesa.
Peraltro, esiste una Commissione parlamentare sul segreto cd. ufficiale (di Stato) che è l'unico Organismo che può avere accesso a materie classificate. Questa è composta da sei membri, ognuno dei quali per essere eletto deve ottenere il consenso dei 3/5 della Camera.
Neppure operano, nell'ordinamento spagnolo, controlli che si potrebbero definire "intermedi". I Servizi informano costantemente i Ministri competenti per le questioni relative alla difesa nazionale, mentre per le attività diverse è il Direttore a decidere quali siano le Autorità che debbano conoscere un'informazione o un fatto.
I rapporti periodici sull'attività degli Organismi, che non hanno una cadenza prestabilita, sono indirizzati alla Commissione permanente di Difesa.
Quanto al tema del segreto di Stato, la materia risulta disciplinata da una legge specifica che stabilisce due soli tipi di classificazione dei documenti: segreto e/o riservato.
In Spagna esiste la possibilità che una categoria di fatti o atti sia segreta o perché lo stabilisce direttamente la legge ovvero in quanto lo decida il Governo. E' peraltro vigente un regolamento che stabilisce quali siano le materie che possono essere classificate.
Le fonti sono coperte da segreto senza necessità che tale facoltà sia ratificata da un'Autorità. Nell'ambito dei rapporti con la Magistratura va rilevato che sono rari i casi di procedimenti che vedano coinvolti appartenenti ai Servizi.
Il codice di procedura penale prevede che l'appartenente al Servizio non sia obbligato a testimoniare per ciò che riguarda il segreto professionale ma tale dichiarazione deve essere avvalorata da un'assunzione di responsabilità da parte del Direttore.
L'Autorità Giudiziaria non ha la facoltà di accedere a documentazione classificata né agli Uffici del Servizio.
Peraltro, anche in Spagna, come in altri Paesi europei, è in atto nel più recente periodo un notevole conflitto tra potere esecutivo e giudiziario per cui la materia deve essere considerata in fieri.
Infatti, da parte della Magistratura esiste una pressione molto forte finalizzata a rigettare l'opposizione del Segreto in quanto si assume che questo non possa essere opposto per non collaborare con i fini di giustizia.
Quanto al tema delle garanzie funzionali, i problemi sono analoghi a quelli che si riscontrano nell'ordinamento italiano. Infatti, non esistono norme specifiche a tutela degli agenti diverse dal cosiddetto segreto ufficiale opposto nel processo.
I riferimenti al modus operandi, nelle fonti normative, sono generici e riguardano prevalentemente il coordinamento.
Globalmente, le norme vigenti non disegnano alcuna situazione di vantaggio per i Servizi.
Altri particolari elementi si ritiene opportuno segnalare:
- il personale dei Servizi risulta composto da appartenenti alle Forze Armate, alla Polizia Nazionale o alla Guardia Civil e, in minima parte, proviene dall'esterno (scuola e/o università);
- il bilancio per la formazione corrisponde all'1,4% del bilancio globale.


Nel quadro del processo di rinnovamento istituzionale seguito alla morte di Franco, è stato creato il Centro Superior de Información de la Defensa con il Regio Decreto n. 1558 del 4 luglio 1977 (Bollettino Ordinario dello Stato - BOE - n. 159 del 5 luglio 1977), che ristrutturava l'Amministrazione Centrale dello Stato, creava il Ministero della Difesa, articolando il Centro alla diretta dipendenza del Ministro.
La creazione del C.E.S.I.D. (Schema A) ha comportato il trasferimento delle funzioni e degli incarichi della Sezione di Intelligence dell'Alto Stato Maggiore e del Servizio Centrale di Documentazione della Presidenza del Governo.
La struttura organica e funzionale del Ministero della Difesa, articolata nel Regio Decreto n. 2723 del 2 novembre 1977 (BOE n. 265 del 5 novembre 1977) prevede la creazione del C.E.S.I.D., secondo quanto disposto all'articolo 21.
I Regi Decreti n. 726 del 27 marzo 1981 (BOE n. 90 del 22 aprile 1981) e n. 919 del 22 maggio 1981 (BOE n. 123 del 23 maggio 1991) hanno modificato l'articolo 21 del Decreto Reale n. 2723/1977, il cui testo risulta, quindi, integrato nella formula seguente:
1. Il Centro Superiore di Informazione della Difesa sarà l'Organo incaricato di ottenere, valutare, interpretare e fornire al titolare del Dipartimento tutte le informazioni necessarie e d'interesse per la Difesa Nazionale e per il compimento delle missioni che le Forze Armate sono incaricate di effettuare secondo i dettami dell'art. 8 della Costituzione, rispondendo prioritariamente alle necessità della Giunta dei Capi di Stato Maggiore.
2. Il suo titolare sarà un Ufficiale Generale o Particolare con la qualifica di Direttore Generale e dipenderà direttamente dal Ministro.
3. Il Centro Superiore di Informazione della Difesa si articolerà secondo quanto stabilito da ordinanza specifica.
4. Restano escluse dalle competenze, cui si riferisce il punto 1 di questo articolo, le attività informative specifiche che corrispondono alla Giunta dei Capi di Stato Maggiore e degli Stati Maggiori dell'Esercito.
5. Il Centro Superiore di Informazione della Difesa collaborerà, con gli organi d'informazione della Giunta dei Capi di Stato Maggiore e con i restanti della Catena di Comando Militare degli Eserciti, per ciò che concerne le missioni che la Costituzione assegna alle Forze Armate.
Quale organo informativo del Capo del Governo (per effetto di un Regio Decreto del 1984), il C.E.S.I.D. svolge le funzioni generali di direzione e di coordinamento della politica di difesa del Paese. Esplica, inoltre, attività di controspionaggio all'interno del Paese e all'estero.
L'Organismo, il cui personale è costituito prevalentemente da militari, esplica i propri compiti istituzionali attraverso le seguenti attività:
- reperimento, valutazione e diffusione di informazioni utili a prevenire minacce, aggressioni esterne - dirette o indirette - contro l'integrità della Spagna nel settore politico, economico, tecnologico e militare;
- prevenzione e neutralizzazione delle attività dei Servizi Informativi stranieri contrari agli interessi dello Stato, sia all'interno che all'estero;
- tutela della sicurezza delle informazioni, dei metodi, degli obiettivi e delle installazioni difensive del Paese e dei Paesi alleati, nei settori esclusi alla competenza delle Forze Armate;
- acquisizione, valutazione e diffusione di informazioni relative ad attività interne che costituiscono minaccia per l'integrità e per le istituzioni dello Stato.
Nel contesto formativo particolare cura è data all'addestramento fisico degli agenti operativi. In particolare, opera all'interno del Servizio un gruppo operativo speciale - una sorta di unità di pronto intervento.
Il C.E.S.I.D. dispone di un'unità di Polizia di sostegno, diffusa, con singoli rappresentanti, nelle varie articolazioni periferiche della Polizia. Questa consente, nell'ambito del necessario coordinamento in attività per la sicurezza dello Stato, di risolvere i casi di eventuali contrasti tra attività di Polizia e Servizi. In altri termini, un operatore del Servizio impiegato nell'ambito di un'attività operativa, conosce il nominativo di un funzionario di polizia che costituisce il suo referente per rappresentare la sua appartenenza al Servizio e gli scopi dell'attività che era in via di compimento.
Qualora venga avviato un procedimento, il Servizio assiste legalmente il dipendente al solo fine di tutelare l'operatore e la riservatezza dell'azione.
L'Ufficio Legale riveste importante rilievo all'interno dell'organizzazione del C.E.S.I.D.. Dipende direttamente dal Direttore del Servizio e cura tutti i compiti di consulenza giuridica nonché i rapporti con Organi Istituzionali e Parlamentari.
Il rapporto con la Polizia Giudiziaria è di collaborazione ma assolutamente limitato ad un piano generale e di assistenza in termini di mezzi tecnici.
I rapporti con la stampa ed in generale con gli organi di informazione non sono sempre soddisfacenti. Un problema avvertito come importante, nell'attuale contesto, è tutelare sul piano giuridico l'immagine dei Servizi a fronte di campagne della stampa non di rado fortemente denigratorie.
L'Organismo, recentemente, ha in parte modificato la struttura organica di base per migliorare lo svolgimento dei propri compiti istituzionali (Regio Decreto 266/1996).
Si rimanda, per la parte d'interesse, ad altra sezione di questa pubblicazione.





Il Servizio spagnolo DSE, in seguito alle riforme sancite dal Regio Decreto n. 907/1994 - che ha unificato la struttura del Ministero della Giustizia e dell'Interno - e dal Regio Decreto n. 1334/1994, ha assunto la denominazione di Commissariato Generale per le Informazioni - Servizio per le Informazioni Esterne (Schema B).
Il C.G.I.-S.I.E. è inserito organicamente nella Direzione Generale di Polizia (a sua volta dipendente funzionalmente dal Ministero della Giustizia e dell'Interno) e svolge attività di raccolta informativa all'estero a tutela della stabilità delle istituzioni democratiche del Paese.
Da esso dipendono i Servizi della C.G.I.-S.I.I. (Servizio per le Informazioni Interne), della G.C.I.-S.I.E. (Servizio per le Informazioni Esterne) e della C.G.I.-A.T. (Assistenza Tecnica) con specifiche attribuzioni in campo operativo.
Le attribuzioni istituzionali del C.G.I.-S.I.E. hanno trovato precisa e puntuale individuazione nella recente riforma legislativa e concernono:
- la lotta al terrorismo;
- il narcotraffico;
- la criminalità economica;
- la corruzione.
Il C.G.I.-S.I.E. è inoltre l'Organismo incaricato di intrattenere rapporti con i Servizi esteri collegati.
La nuova struttura della Direzione Generale della Polizia prevede la costituzione di un'Unità Centrale Antiterrorismo con compiti di contrasto sul piano pratico-operativo e direttamente dipendente dal Commissariato di Polizia Giudiziaria.






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